Quando si calcola la sezione dei conduttori di un impianto elettrico, è necessario prendere in considerazione i seguenti fattori:

• La corrente che potrebbe fluire attraverso il conduttore

Nel caso più comune, questa corrente è definita dalla protezione di sovraccarico posizionata a monte o a valle del cavo.

• Parametri ambientali e tipo di posa

Il passaggio di una corrente elettrica in un conduttore genera calore (effetto Joule). In condizioni stazionarie, i parametri ambientali (principalmente la temperatura dell’ambiente circostante), il tipo di posa (interrato, in un condotto, su una canalina, ecc.), la vicinanza di altri cavi (fattori di raggruppamento) e la presenza di armoniche consentono di determinare l’ampacità per una certa sezione del conduttore in modo tale che la sua temperatura di equilibrio termico non superi la sua massima temperatura di utilizzo. Questa temperatura è un dato fondamentale, dipendente dal modo in cui è realizzato il cavo (principalmente dalla natura dell’isolamento).

• Sollecitazione termica sopportata dal conduttore nel caso di corto circuito

È necessario anche verificare che la temperatura del conduttore durante un corto circuito non superi la massima temperatura in condizioni di corto circuito, che anche in questo caso è un dato del produttore del cavo. Questa verifica richiede la conoscenza delle diverse correnti di corto circuito e i corrispondenti tempi di intervento delle protezioni.

• Caduta di tensione

La sezione del conduttore ha un’influenza diretta sulla caduta di tensione e può risultare decisiva per il rispetto dei limiti imposti dalle diverse norme.

• Efficienza energetica

La IEC 60364-8-1 definisce i requisiti per l’efficienza energetica. In particolare, specifica che l’incremento della sezione del cavo riduce le perdite di potenza. La decisione deve essere presa tenendo conto dei risparmi conseguibili in un certo periodo, e i contestuali costi addizionali derivanti dal sovradimensionamento.